L’Isola di Strombolicchio
È un isolotto in mezzo al mare, simile a un castello medievale, che spunta un chilometro e mezzo a nord di Stromboli dove nel 1926 vi fu installato un faro per la navigazione.
Un’antica leggenda, tramandata oralmente fino ai nostri giorni, vuole che lo Strombolicchio non sia altro che il tappo del vulcano Stromboli lanciato in mezzo al mare da una violenta eruzione. In realtà si tratta di un neck, ossia della porzione interna solidificata di un’antica struttura vulcanica poi lentamente smantellata dall’azione delle onde e del vento. Questo antico vulcano, che viene datato tra i 360 mila e i 200 mila anni fa, costituisce probabilmente la prima fase nell’evoluzione geologica dell’intero complesso vulcanico di Stromboli. Oggi Strombolicchio è sede di un grande faro marino, alimentato a energia solare.
Una ripida scala di oltre 200 scalini, in parte ricavata nella roccia, consente l’accesso alla spianata sommitale da dove si ammira il suggestivo panorama su Stromboli e sulle altre isole. Anche i fondali sono di grande interesse. Un’immersione lungo le pareti verticali e profondissime dello scoglio è indimenticabile per la varietà delle forme vegetali che si possono ammirare, dalle gorgonie rosse alle rarissime attinie equine. Le acque antistanti Strombolicchio pullulano di pesci: cernie brune e dorate, barracuda e aragoste, che a giugno salgono in superficie per cambiare il carapace.
Strombolicchio, è il paradiso incontaminato dei subacquei e dei velisti.
Un’attenzione particolare merita la lucertola delle Eolie la podarcis raffonei che è presente sull’ isolotto di Strombolicchio, e che rappresenta per le Eolie un elemento di notevole importanza dal punto di vista faunistico, poiché costituisce l’unico endemismo microinsulare esclusivamente italiano.